Dic302020NAO NEWSDevi eseguire l'accesso per visualizzare questo contenuto.Si prega Accedi. Non sei un membro? RegistratiCategory: NAO NEWSBy FeniciaDicembre 30, 2020Tags: malattia tromboembolica venosaRivaroxabanterapia anticoagulanteTEV Condividi questo articolo Share on FacebookShare on Facebook TweetShare on Twitter Share on LinkedInShare on LinkedIn Share on WhatsAppShare on WhatsApp Post navigationPreviousPrevious post:Dalla SCA alla CAD: il rischio residuo aterotromboticoNextNext post:Trattamento del TEV nel Paziente OncologicoArticoli recentiIl tromboembolismo venoso: la gestione in pronto soccorsoMaggio 11, 2022Update sul paziente vulnerabile con FANVAprile 27, 2022Survey sulla Terapia Anticoagulante Orale nei Pazienti con Fibrillazione Atriale Subclinica Diagnosticata Tramite Dispositivi Cardiaci ImpiantabiliAprile 20, 2022Il profilo di efficacia/sicurezza dei NOAC nei vari stadi di insufficienza renale: è tempo di “sfatare i miti”Febbraio 16, 2022Nuove prospettive e frontiere nel trattamento della coronaropatia cronica e della arteriopatia polidistrettualeFebbraio 9, 2022Fibrillazione atriale asintomatica o subclinica : diagnosi e terapiaFebbraio 2, 2022
Survey sulla Terapia Anticoagulante Orale nei Pazienti con Fibrillazione Atriale Subclinica Diagnosticata Tramite Dispositivi Cardiaci ImpiantabiliAprile 20, 2022
Il profilo di efficacia/sicurezza dei NOAC nei vari stadi di insufficienza renale: è tempo di “sfatare i miti”Febbraio 16, 2022
Nuove prospettive e frontiere nel trattamento della coronaropatia cronica e della arteriopatia polidistrettualeFebbraio 9, 2022